venerdì 19 ottobre 2012

Quantum of solace - Waiting for Skyfall /22


La serie dei film con protagonista James Bond ebbe inizio nel 1962. Per il mondo del cinema si tratta di alcune ere geologiche: tanto per fare qualche esempio in quell'anno morì Marilyn Monroe, l'Algeria ottenne l'indipendenza dalla Francia, si formarono i Beatles, si aprì il concilio ecumenico II, il mondo rischiò la guerra nucleare per la crisi dei missili a Cuba, le sorelle Giussani pubblicarono il primo numero di Diabolik, Frank Morris fuggì da Alcatraz ed ispirò il film (del 1979) con Clint Eastwood. Insomma, si trattava di tempi interessanti quanto lontani agli occhi dello spettatore di oggi.
Fin dall'inizio Albert "Cubby" Broccoli, il boss della EON, la casa di produzione "ufficiale" dei film di 007 aveva in mente di realizzare una serie di film, ma nel mondo dello spettacolo le buone intenzioni fanno presto a morire, e come abbiamo visto negli ultimi mesi si dovette imparare a industrializzare il prodotto, sempre diverso ma con elementi che ne garantiscono la riconoscibilità immediata.

L'agente Fields coperta di oro nero

Considerando i primi capitoli della serie in rapporto all'ultimo Quantum of solace la differenza nell'approccio è davvero impressionante. I binari su cui viaggia il prodotto seriale sono evidenti, nessun dettaglio è trascurato. Questo lo rende un eccellente prodotto, lo spettatore senza dubbio si diverte; tuttavia si è un po' perso il "cuore", il gusto di divertirsi e ogni tanto di ridere un po' di se stessi:

Detto questo, per la prima volta dal 1962 il film costituisce a tutti gli effetti un sequel del precedente Casino Royale; l'idea di sfruttare questa nuova formula fu di Michael G. Wilson, figliastro di Broccoli che dalla morte di questi a assunto la direzione della EON, insieme alla sorellastra Barbara Broccoli.
A mio avviso l'avvento e lo straordinario successo della saga di Jason Bourne hanno avuto un impatto piuttosto pesante su 007, la cui produzione ha cercato di fare proprie alcune caratteristiche del nuovo franchise, scegliendo di entrare in concorrenza quasi diretta piuttosto che di puntare sugli elementi "storici" che ne hanno fatto la forza. Ad esempio venne ingaggiato Dan Bradley, espertissimo coordinatore di stunt e regista di seconda unità, che guardacaso ha girato le scene di azione in The Bourne Supremacy e The Bourne Ultimatum.
La regia, dopo essere stata offerta allo sceneggiatore Paul Haggis (Million dollar baby, Crash-Contatto fisico, Flags of our fathers, Casino Royale, The next three days) venne assegnata a sorpresa a Marc Forster (Monster's ball, Neverland-Un sogno per la vita, Il cacciatore di aquiloni), un regista di sentimenti più che  di azione, che doveva indagare il lato emotivo di Bond, dopo la perdita dell'amata Vesper Lynd.
Le location vedono ancora molta Italia: Siena (durante il palio), il lago di Garda, Austria, Panama e Cile.
Anche in questo capitolo non compaiono ne Q nè miss Moneypenny e, in omaggio al nuovo corso "relaistico" non compaiono gadget particolarmente tecnologici, in compenso si ricorre in abbondanza al "product placement" per Heineken, Sony, Ford. La Coca Cola ne approfittò per una serie speciale della Coca Zero, ribrandizzata Coca Zero Zero 7!

Gemma Arterton - Strawberry Fields

Nella serie con Daniel Craig le Bond girls sono sempre due: in questo caso Gemma Arterton (attrice che sa scegliersi bei film da fare, ad esempio: Rocknrolla, I love radio rock) interpreta la affascinante Strawberry Fields, funzionaria del consolato britannico in Bolivia che per avere aiutato 007 verrà uccisa   annegata e ricoperta di petrolio, in una scena che è una esplicita citazione di Goldfinger.
La Bond girl principale è invece l'attrice di origine ucraina Olga Kurylenko, che si guadagna la parte dopo aver dimostrato le proprie capacità come spalla femminile in due film tratti da videogiochi: Hitman e Max Payne. L'ex agente dei servizi boliviani Camille Montes è un contraltare molto efficace a 007, una vera dura che infatti riesce a sopravvivere anche all'incontro con Bond! 
Giancarlo Giannini dopo Casino Royale è ancora René Mathis (la cui fidanzata è interpretata da Lucrezia Lante Della Rovere), vecchia volpe dei servizi segreti, che troverà la morte per mano dell'organizzazione Quantum, un inquietante accolita internazionale di politici e industriali al cui confronto la Spectre sembra pericolosa quanto una bocciofila. Mathieu Amalric, che aveva già lavorato con craig in Munich,  interpreta Dominic Greene, il villain principale per il quale pare si sia ispirato a Tony Blair e Nichoals Sarkozy!

Olga Kurylenko - Camille Montes
I titoli di testa passano da Daniel Kleinman alla crew americana MK12, che si riallaccia parzialmente allo stile di Binder utilizzando le figure scure su fondo a colore saturo, torna anche la pallottola come elemento di raccordo, un po' come in Goldeneye. La simbiosi fra le dune di sabbia ed il corpo delle ballerine è davvero d'effetto. La title song, come già in CasinoRoyale rientra nelle "eccezioni", dal momento che non cita il titolo del film. Another way to die è interpretata da Jack  White e Alicia Keys: nonostante l'indiscusso talento e la professionalità il risultato non convince.

A 46 anni di distanza dal primo film, James Bond è ormai entrato nella storia non solo del cinema, ma del costume assurgendo quasi a parametro di eleganza. Gli esami, però, non finiscono mai e per tenere testa ai nuovi concorrenti occorre alzare l'asticella dello spettacolo e della violenza, finendo forse per snaturare un po' il personaggio cinematografico originale. Il Bond degli anni 2000 non è più il giocatore vincente e donnaiolo degli esordi, è tormentato, moralista e serioso come gli anni che viviamo. Personalmente avrei preferito uno sviluppo diverso del personaggio, ma resto un fedelissimo che non si perde una "prima". Lo ammetto: 007 mi ha conquistato negli anni della giovinezza e ancor oggi attendo con ansia l'uscita di ogni nuovo film.
Il 31 ottobre appuntamento quindi al cinema per verificare di persona quali sorprese ci riserverà, nel cinquantenario da Dr. No,  Skyfall, il 23° capitolo che dai trailer si preannuncia esaltante.
Per ingannare il tempo, nell'attesa vi racconterò qualcosa dei film "apocrifi", ossia dei rari film su 007 non realizzati dalla EON. Alla prossima puntata!





2008 - Quantum of solace
Regia: Marc Forster
Scenografia: Dennis Gassner
Costumi: Louise Frogley





1 commento:

  1. ahhhhh! non vedo l'oraaaaaaa!
    è da quando ho 6 anni che mi piace 007!
    è vero che il bond 2000 è molto 'tristanzuolo' ma affronta i cattivi con un rigore e una sbruffonissima superiorità che lo mantengono fedele a sè stesso.

    skyfall.....done!

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