lunedì 29 ottobre 2012

Mai dire mai - Waiting for Skyfall



Kevin McClory, uno sceneggiatore irlandese che ha lavorato molto ad Hollywood, scrisse insieme a Ian Fleming un soggetto per un film di 007 intitolato Longitude 78 West. Il progetto poi non si concretizzò e Fleming ne trasse il proprio romanzo Thunderball, da cui la EON trasse l'omonimo film. McClory, che aveva fatto causa per plagio a Fleming, si era impegnato a non realizzare film basati sul medesimo soggetto per dieci anni dall'uscita di Thunderball. Già durante gli anni 70, McClory aveva iniziato a lavorare al progetto per il quale aveva pensato a Richard Burton come protagonista, Orson Welles nel ruolo di Ernst Blofeld e Trewor Howard in quello di M.

Prunella Gee- Patricia Fearing

Alla fine, Sean Connery, che aveva aiutato McClory a nel lavoro sullo script, si ritrovò ancora una volta a intepretare 007, e fu proprio lui a suggerire Klaus Maria Brandauer, all'epoca ancora poco noto a livello internazionale, nel ruolo di Maximilian Largo e Max Von Sydow in quello di Blofeld.
Alla regia venne ingaggiato Irvin Kershner, sperimentato professionista da poco reduce del successo di Guerre Stellari - L'impero colpisce ancora.

Il titolo del film (Never say never agian) fa ironicamente riferimento alle (incaute) affermazioni di Connery, che dopo Una cascata di diamanti aveva assicurato alla stampa che non sarebbe mai più stato Bond: Never Again! A seconda delle versioni la leggenda attribuisce l'idea ala moglie di Connery, Micheline oppure a Kershner.

Valerie Leon - "Lady in Bahamas"

Inutile dire che la EON di Broccoli non vide affatto di buon occhio l'operazione, e come vi ho già raccontato a suo tempo si vide "costretta" a utilizzare ancora una volta il "cavallo sicuro", cioè Roger Moore che  invece di abbandonare il franchise dopo Solo per i tuoi occhi come era originariamente previsto, fu costretto a girare Octopussy per una sfida tra Bond ultracinquantenni francamente al limite del grottesco.
Le location di Mai dire mai sono all'altezza della fama 007: Bahamas, Costa Azzurra, Spagna (Almeria). Il Disco volante, lo yacht di Largo, era in realtà il Nabila del miliardario arabo Adnan Kashoggi.
Q, qui impersonato da Alec McCowen, mette a disposizione di Bond una stilografica decorata con lo Union Jack e armata con un dardo a razzo e una motocicletta (in realtà una Yamaha XJ 650 turbo) equipaggiata con paracolpi, lanciarazzi e propulsione a reazione per saltare quando necessario.
Purtroppo nessuna automobile viene utilizzata da 007, mentre la cattiva Fatima guida una vistosa R5 Turbo


Barbara Carrera - Fatima Blush

Moltissime le Bond girls, Prunella Gee, attrice inglese prevalentemente di TV, interpreta Patricia Fearing, una fisioterapista che "cura" 007 quando si trova nella beauty farm. Valerie Leon (inglese, a dispetto del nome), dopo avere fatto la comparsa in La spia che mi amava, conquista un ruolo di vera Bond girl ed è la turista senza nome che "pesca" 007 al largo delle Bahamas. La bellissima attrice originaria del Nicaragua Barbara Carrera interpreta la henchmen di Largo Fatima Blush, assassina psichicamente disturbata.
Infine Kim Basinger, all'epoca ancora semisconosciuta e "scovata" da Micheline Connery, ha la parte di Domino Petachi (Petrescu nell'edizione italiana), amante di Largo che passa dalla parte dei buoni quando scopre che questi le ha assassinato il fratello.

Kim Basinger  - Domino Petachi

Per dovere di cronaca aggiungo che Pamela Salem, attrice e produttrice britannica, interpreta Moneypenny e che si registra l'esordio di Rowan Atkinson, futuro protagonista delle parodie di 007 della serie Johnny English, nel ruolo dell'impacciato funzionario consolare Nigel Small-Fawcett.
Un aspetto rimarchevole dell'operazione sono i costumi: un compendio del più fantasioso stile eighties con larghissime spalline e tacchi vertiginosi. I nude look finto stracciato di Barbara Carrera sono letteralmente impensabili oggi. Le tutine di Kim Basinger ed il costume da bagno con la testa di tigre che sfoggia nel finale strappano applausi a scena aperta!

Rowan Atkinson - Nigel Small-Fawcett

Per quanto riguarda l'esito della battaglia dei Bond vi rimando al post su Octopussy. Il film, nonostante le frequenti autoironie su uno 007 "vecchio", fu comunque un successo.

Sono ormai giunto al termine di questa lunga (per l'esattezza 25 puntate!) serie di post dedicati a 007. Mercoledì prossimo l'attesa avrà termine e finalmente uscirà Skyfall, di cui ovviamente vi renderò conto non appena l'avrò visto.

Prima di iniziare questa rubrica non ero particolarmente appassionato di 007, ma devo ammettere che scoprirne la storia e l'evoluzione nel tempo mi ha davvero divertito e adesso...so già che mi mancherà! 
Niente lacrime però, la EON ha già deliberato la lavorazione di James Bond 24: il prossimo capitolo è già partito e noi come sempre lo aspetteremo con trepidazione. Au revoir, comandante Bond!


1983 - Never say never again (Mai dire mai)
Regia: Irvin Kershner
Scenografia: Stephen Grimes, 
Costumi: Charles Knode




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