giovedì 6 settembre 2012

Moonraker - Waiting for Skyfall /11


Come di consueto nei film di James Bond, nei titoli di coda di La spia che mi amava veniva annunciato il titolo del successivo: Solo per i tuoi occhi. Nel frattempo però si verificarono due eventi che convinsero Albert Broccoli a modificare i propri piani: nel 1977 uscì Guerre Stellari che fece un successo clamoroso, frattanto venne annunciata la programmazione della prima missione di uno Space Shuttle, il Columbia. Broccoli non perse l'occasione di cavalcare la cresta dell'onda e fece pesantemente rimaneggiare la trama di Moonraker, il grande slam della morte per ottenere di mostrare gli Space Shuttle "al lavoro" in una vera ambientazione spaziale. Il vecchio Broccoli sapeva il fatto suo, perchè Moonraker ebbe un successo di pubblico strepitoso rimanendo l'incasso più alto della serie fino all'avvento di Goldeneye.

Corinne Cléry - Corinne Dufour

Gli ingredienti del film rimangono gli stessi di sempre, con una ulteriore spinta sullo humour e sui gadget e mezzi di trasporto più improbabili. Nel film compaiono una gondola entrobordo-hovercraft che sbarca in piazza San Marco, un motoscafo Galstron Carlson corazzato e armato di bombe di superficie, siluri e un deltaplano per le fughe d'emergenza. Numerosi i gadget: un bracciale che spara dardi perforanti o esplosivi, un orologio (sempre Seiko) dotato di carica esplosiva e detonatore a distanza, un portasigarette con visore a raggi per aprire le casseforti. La dottoressa Goodhead possiede una agenda che spara dardi e un profumo-lanciafiamme.

Emily Bolton - Manuela
Le locations sono particolarmente esotiche: gran parte del film è girato a Venezia, il resto a Rio de Janeiro (con una scena alle cascate di Iguazu). All'inizio del film Bond si reca negli USA a visitare l'abitazione del cattivo Hugo Drax, che altro non è che il castello di Vaux-le-vicomte, uno dei castelli più utilizzati nella storia del cinema (fra gli altri di certo in Marie Antoinette di Sofia Coppola, ma anche in Valmont di Milos Forman e Vatel di Roland Joffé).
Gli effetti speciali "spaziali" frutteranno al loro autore (Derek Meddings) una nomination all'Oscar che verrà però meritatamente vinto da Alien. Le sequenze del lancio degli Shuttle sono  - pare - estremamente realistiche, al punto che Broccoli si vantò di aver fatto un film di scienza, non volgare fantascienza.
Le belle donne pullulano: per questa volta non si bada a spese e  si ricorre direttamente ad un plotone di Playmates che interpretano le ragazze "perfette" di Drax (Playboy ne approfitterà per farci un bel servizio dal set).

Lois Chiles - Holly Goodhead

Le Bond girls una volta tanto si distinguono per personalità: Corinne Dufour, la pilota d'elicottero che aiuta Bond nel castello di Drax, è interpretata da un'autentico sex symbol: la splendida Corinne Cléry che aveva già al proprio attivo lo scandaloso Histoire d'O e numeros e commedie in Italia. Emily Bolton (molto bella), attrice presa dalla TV, è Manuela, l'agente di Rio de Janeiro.
Il ruolo femminile principale , l'agente CIA Holly Goodhead, venne assegnato a Lois Chiles (che era già stata in lizza per il ruolo poi assegnato a Barbara Bach in La spia che mi amava). Una volta tanto il ruolo veniva affidato ad un'attrice già affermata. A 32 anni la Chiles aveva già alle spalle una brillantissima carriera di modella e diversi film di buona qualità come Assassinio sul Nilo, Il grande Gatsby e -soprattutto - Come eravamo.
A furor di popolo torna l'indistruttibile killer Jaws (Richard Kiel), uno dei più memorabili henchmen di tutto il franchise. Una delle cose più criticate del film è la virata sentimentale del mitico Squalo, che quando incontra l'amore nella persone di una minuta biondina (Blanche Ravalec, un'onesta carriera in TV in Francia) cambia atteggiamento. A me l'indistruttibile Jaws ha sempre divertito moltissimo, ed è uno dei pochi nemici di 007 a sopravvivere senza rancori. Quanto alla credibilità...la cerchiamo in un film di 007?

Squalo e la sua fidanzatina brindano all'ammore

I titoli di testa del solito Maurice Binder possono contare su una canzone cantata ancora una volta da Shirley Bassey, lo stile resta quello consueto con già qualche sprazzo di anni 80.
Roger Moore a ben 52 anni tiene ancora botta fisicamente, come indossatore di look improbabili ci regala un esilarante outfit in perfetto stile "pistolero senza nome" di Il buono, il brutto, il cattivo.

Broccoli dimostra fiuto realizzando quasi un instant movie d'intrattenimento puro spingendo l'acceleratore sui siparietti sardonici (una chicca geniale è il codice per entrare nei laboratori Vanini a Venezia: premendo i tasti si sente la famosa sequenza di note utilizzata in Incontri ravvicinati del terzo tipo!). Chiusa l'operazione Moonraker, si riprende il ritmo consueto con il solo momentaneamente accantonato Solo per i tuoi occhi, film importante nella saga perchè vi si conclude per sempre la parabola di Ernst Stavro Blofeld, come scoprirete nel prossimo post.



1979 - Moonraker (Moonraker Operazione Spazio)
Regia: Lewis Gilbert
Scenografia: Ken Adams
Costumi: Jacques Fonteray



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